E’ questa la cifra che
la CRI di Bagno a Ripoli “dovrà” stanziare nel bilancio 2007 come contributo di solidarietà.

Peccato che tale cifra verrà devoluta a favore di poveri che lavorano in un sontuoso palazzo in Via Toscana 12, a Roma.

Ebbene si: il Comitato Centrale della Croce Rossa, con sede nella capitale, ha deciso di dividere il proprio disavanzo di amministrazione accumulato nel corso di questi anni che ad oggi ha raggiunto la cifra record di circa Euro 17.000.000 (non si parla di Lire!), tra tutti i Comitati Locali d’Italia: a noi è toccata una bella fetta pari, per la precisione, ad euro 41437,60.

Il Comitato Centrale, nato per sbrigare tutte quelle faccende burocratiche che un Comitato Locale non può gestire e che dovrebbe venire in contro alle necessità della periferia, si ritrova oggi, infatti, a dipendere da questa e non riuscire a gestire le proprie risorse.

Al danno si aggiunge la beffa: infatti, il parametro scelto per suddividere tra tutti i Comitati la mastodontica cifra sopra menzionata, si basa per buona parte sui soldi che ognuno ha depositato in banca.

Noi, che abbiamo risparmiato negli anni sull’acquisto del vestiario dei Volontari, dei mezzi, che abbiamo razionalizzato le spese con l’obiettivo dell’ampliamento degli ambulatori, che abbiamo accantonato come formiche, quanto possibile (ed oltre), ci vediamo espropriati di una somma guadagnata con il sudore dei volontari, con le offerte della popolazione, con una attenta e proficua gestione delle spese e degli investimenti.

La prima cosa che viene in mente di fare è quella di non pagare!

In tal caso, il Comitato verrebbe commissariato, il consiglio sciolto e proclamato un Commissario il cui primo compito sarebbe quello di ordinare la variazione di bilancio a favore del Comitato Centrale.

Ma allora più che un contributo di solidarietà, mi sembra una vera e propria rapina: o i soldi, o il commissariamento!!

Questa manovra rischia quindi,  di compromettere il progetto di ampliamento degli ambulatori e rimandare di almeno un anno l’inizio dei lavori.

Il nostro Comitato non ci sta e si batterà per evitare che tale cifra venga versata per ottemperare a sprechi e cattive gestioni dei Signori di Roma.

Il nostro intento, per fine anno, era di acquistare una macchina da destinare ai servizi sociali: se il contributo dovrà essere fatto, l’acquisto non potrà essere fatto.