da cri.it:

Si è svolta a Roma, presso il Comitato Centrale,sabato 8 marzo scorso, la seduta di insediamento della Commissioneincaricata di proporre un nuovo ordinamento statutario per la CroceRossa Italiana.

Dopo aver insediato laCommissione, il Presidente Calvano ha ricordato come l’attività diquest’ultima si inserisca nel mandato ricevuto dall’Assemblea Nazionaledella CRI dello scorso ottobre. Lo stesso si è soffermato sui vincolie  sulle opportunità di questo impegno che consentono di definire lelinee essenziali dell’obiettivo. Il documento assembleare approvatoall’unanimità e la normativa vigente costituiscono i confini dell’areaentro la quale la Commissione avrà modo di lavorare, così come,fondamentali, le direttive del Movimento Internazionale in materia diredazione degli Statuti delle Società Nazionali. Per contro, non potràcostituire un limite all’estensione dei lavori della Commissione, lalegge n. 1 del 2005, di cui fin d’ora dovrà essere promossal’abrogazione, dal momento che, cristallizzando in una norma primariala più parte del contenuto dello Statuto, costituisce un limiteoggettivo alla sua modifica.

La discussione si èsviluppata inizialmente su tematiche generali e successivamente, suquestioni di maggiore dettagli, ritenute da Calvano utili aidentificare le linee portanti di una iniziale e del tutto preliminarebozza di documento, sulla quale iniziare a lavorare fin dalla prossimaseduta della Commissione, fissata per la giornata di domenica 30 marzoprossimo.

Alle ore 12.30 la Commissione haincontrato il Presidente Nazionale Barra che ha auspicato un’opera dimodifica dell’attuale Statuto incisiva e coraggiosa che conducal’Associazione a modelli più conformi ai dettami del MovimentoInternazionale e sappia conciliare in modo armonico il carattere diausiliarità ai poteri pubblici con le irrinunciabili esigenze diindipendenza dal potere politico.

La ripresa deilavori ha visto un importante e fattivo approfondimento di una serie diquestioni attinenti al futuro impianto statutario. La discussione hamesso in luce l’esistenza di opinioni e pareri anche molto distantirispetto a questioni essenziali. Il lavoro di conciliazione e sintesisarà pertanto fondamentale ed avrà successo se tutti i membri saprannorappresentare le esigenze della base senza pregiudizi o resistenzederivanti da specifici ruoli ed appartenenze. Come e forse più delrisultato in termini di testo da redigere, risulterà importante ilmetodo con il quale si raggiungerà tale esito, improntato al rispettodelle opinioni diverse e alla disponibilità alla mediazione. Già laseduta iniziale permette di ritenere, visto l’articolazione degliinterventi, che tali aspetti di metodo caratterizzeranno i successivilavori.

In conclusione la prima seduta dellaCommissione permette di individuare una maggioranza di opzionifavorevoli ad una Croce Rossa:

– di naturapubblica, ma in grado di assicurare ai livelli territoriali (Comitatilocali), con apposite norme, una forte e incisiva sburocratizzazione,che costituirà una delle principali preoccupazioni della Commissione
– fortemente decentrata sui livelli regionali
– flessibilenell’articolazione territoriale, che potrà differenziarsi da regione aregione, in relazione alle esigenze e alle caratteristiche delterritorio e della relativa presenza della CRI
– dotata di apposite tutele normative statutarie a garanzia dell’indipendenza dal potere politico
– chegarantisca ai soci la rappresentanza democratica nei livelli locali,impregiudicata la modalità di designazione, sempre su base democratica,dei successivi livelli
– nella quale sia finalmente definita laquestione delle responsabilità relativa alla responsabilità degli attidi spesa e, più in generale, la questione della separazione degli attidi indirizzo e di gestione
– centrata sui Comitati locali, conComitati Provinciali istituiti solo ove effettivamente necessari edevitando la pluralità di livelli istituzionali in uno stesso comune,secondo criteri di flessibilità definiti dai Comitati Regionali

LaCommissione ha anche ritenuto necessario indicare, nella futura agendadei lavori, la questione dell’attuale articolazione delle componenti edella sua congruità effettiva, cui ha fatto cenno lo stesso PresidenteBarra durante l’incontro con i membri.

E’ statainoltre messa in luce la necessità di tenere conto dei caratteripeculiari delle componenti ausiliarie delle FF.AA che sono disciplinatida ordinamenti specifici.

Diversi membri dellaCommissione hanno giustamente sollecitato l’attenzione a che i lavorisiano condotti nella scrupolosa osservanza delle linee guida definitedagli Organi Internazionali della Croce Rossa.

LaCommissione, infine, si è soffermata sulla necessità che, non appenadefinita un’ipotesi di lavoro dotata di una sua fisionomia saràfondamentale l’interlocuzione con le rappresentanze del personaledipendente, affinché la proposta finale tenga conto delle valutazionidi tutte le parti interessate.

Naturalmente allostadio attuale dei lavori, nessuna valutazione può dirsi definitiva ela Commissione si gioverà di spunti e riflessioni che i soci attivi –attraverso i loro rappresentanti in Commissione – vorranno far giungere.