Attorno alle 18.00, il Referente CRI Firenze di protezione civile ha allertato il referente del Comitato CRI di Bagno a Ripoli che a sua volta si è immediatamente attivato per organizzare una squadra disponibile alla pronta partenza; presi contatti anche con il referente del vicino Comitato CRI di Strada in Chianti, a circa 90 minuti dalla chiamate le risorse disponibili alla partenza, senza nemmeno l’ausilio delle risorse provinciali, risultavano essere già:
- 6 volontari;
- 1 fuoristrada;
- 1 mezzo speciale 4×4;
- 1 motopompa (1.200lt/min);
- 1 pompa ad immersione;
- 2 gruppi elettrogeni (3 e 2,2 KW);
- 3 punti luce;
A seguito dell’autorizzazione giunta dalla Provincia di Firenze la squadra è partita alla volta di Stagno (LI) verso le ore 20.30.
Sotto una pioggia incessante, a causa di una viabilità parzialmente interrotta dato che in località Vicarello anche la SGC FI-PI-LI era chiusa per allagamenti, l’obiettivo è stato raggiunto soltanto utilizzando la viabilità ordinaria .
La situazione è andata via via stabilizzandosi, ma un sensibile apporto lo si è avuto quando è stata posizionata e messa in funzione una grande idrovora, in dotazione alla Provincia di Firenze, con una portata di 11.000 lt/min che ha provveduto a regimare il livello del canale incriminato, permettendo così il deflusso di quanto le nostre piccole idrovore aspiravano dalle abitazioni. Imponenti le manovre di scarico e posizionamento; per portarla a destinazione è stato infatti necessario utilizzare l’intero pianale di un camion, ed un altro mezzo è stato necessario per trasportare le tubazioni di aspirazione e scarico. Per poter piazzare la pompa sull’argine, dato che questo non era accessibile al mezzo pesante, si è poi dovuto utilizzare un escavatore.
Finalmente, a mattinata inoltrata, quando la situazione critica andava delineandosi e iniziavano ad affluire le prime squadre “fresche” è stato possibile interrompere le operazioni, iniziare a sentire la stanchezza e fare quindi ritorno alla base per un lungo e meritato riposo.
Si è trattato di un intervento abbastanza di rilievo, giunto dopo mesi e mesi di continue allerte che fortunatamente non si erano poi mai tradotte in reali necessità; fortunatamente non una circostanza drammatica, i danni erano limitati alle cose e nessuno ha mai rischiato la propria incolumità; un’occasione per testare le capacità organizzative del Sistema Regionale di Protezione Civile della CRI ed un’occasione per ristringere le maglie di un servizio,che rimane dormiente per lunghi periodi e poi, improvvisamente, deve essere risultare pronto, attivo ed efficace.
Per concludere il ringraziamento, d’obbligo, a chi è intervenuto e chi dalle rispettive sedi a coordinato le operazioni.
Il Responsabile Locale di Protezione Civile