E’ tornato martedì un nostro volontario che ha partecipato, in qualità di membro del Nucleo Operativo Regionale Croce Rossa Toscana, alla Missione umanitaria in Bosnia organizzata dal Comitato Locale di Scandicci.
Il progetto denominato Home care programme viene attualmente sviluppato nelle seguenti zone di intervento: distretto di Sarajevo, Banja Luka, Mostar e Novi Travnik, mentre prossimamente verrà sviluppato anche in altri paesi tra cui il Kosovo, e la Serbia.
La Bosnia affronta seri problemi nell’ambito della cura e dei servizi sociali rivolti ad anziani, malati e disabili. In particolare si riscontra la difficoltà di raggiungerli per fornire loro i servizi appropriati. Le persone anziane che vivono in regioni isolate e lontano dalle grandi città e dai centri locali soffrono in maniera particolare della mancanza di facilitazioni di accesso ai servizi di cura. In molti casi non ci sono ospedali nelle vicinanze e spesso i medici generici si ritrovano a grande distanza dai loro pazienti.
La finalità del progetto è il miglioramento del livello qualitativo di vita e del benessere socio-economico di anziani vulnerabili, disabili e malati cronici attraverso la creazione di una rete di centri di assistenza domiciliare.
I beneficiari diretti saranno circa 5000 anziani vulnerabili, malati cronici e disabili (selezionati in cooperazione con i medici generici ed i Centri Diagnostici presenti sul territorio di ciascuna regione). Il progetto è attivo ormai da 4 anni.
Quattro unità mobili forniscono assistenza attraverso distribuzione di materiali di prima necessità, recandosi al domicilio dei beneficiari. Tra i materiali distribuiti ci sono semi per la coltivazione di ortaggi per il sostentamento dei vulnerabili.
Gli organizzatori di tale progetto sono la Croce Rossa Italiana e la Croce Rossa Bosniaca con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Ecco un piccolo resoconto dal diario di viaggio del nostro V.d.S.:
Eravamo 9 volontari in tutto, 2 Autisti su ciascuno dei due camion della missione e il resto sul pulmino con le seguenti mansioni: 2 Autisti, un Responsabile, un Interprete.
Partenza ore 17.00 dal Comitato Locale di Scandicci venerdì 24 gennaio.
Il viaggio scorre tranquillo fino alle 21 circa, zona Trieste. Fermatici per una sosta al momento di ripartire il Camion Uno ha delle noie meccaniche che si riescono a risolvere solo verso le 1.00 di mattina, quando ripartiamo per la volta della Slovenia.
Entrati in Slovenia alle 2.20 circa sotto un fortissima nevicata, arriviamo alla dogana Croata alle 3.54. Le strade cominciano ad essere coperte di neve, ma con il peso dei nostri mezzi passiamo senza dover montare le catene.
Entrati in Croazia ci aspettano altri 500 km di strada di cui 400 di autostrada e gli altri di piccole strade statali mal ridotte.
Arriviamo alla Dogana Serba alle 12 di sabato 25 gennaio, ma non ci fanno entrare perchè non è riservata al passaggio delle merci. Aspettiamo il Delegato Internazionale per farci accompagnare ad un’altra dogana in grado di accoglierci.
Arriviamo alle 17 circa davanti alla dogana serba dopo una serie di stradine tortuose, strapiombi e sassi sporgenti, e dopo aver attraversato anche dei campi minati.
Alla fine, dopo 5 ore di attesa per problemi burocratici, entriamo in Serbia e sono le ore 22.
Per ovviare ai problemi burocratici abbiamo dovuto scaricare i nostri camion e ricaricare di nuovo tutto il contenuto su altri Camion che potevano attendere la riapertura della Frontiera il lunedì successivo.
Entriamo così nella fase di rientro.
Alle 23 arriviamo a Mostar e, dopo aver guidato lungo una serie di piccole strade, finalmente ceniamo.
Passata la mezzanotte entriamo nella camera d’albergo.
La mattina, dopo il meritato riposo, visitiamo Mostar. Nonostante la guerra sia terminata da 14 anni ancora le case portano il segno di quello scempio.
Pranziamo e partiamo alla volta di Spalato, poteva esserci infatti l’opportunità di imbarcarsi su un traghetto, viaggiare tutta la notte e sbarcare ad Ancona.
Il viaggio sembra non finire mai, circa 150 km di curve, passi, salite e ripide discese per arrivare alla Autostrada che ci porterà a Spalato.
Durante il tragitto telefoniamo alle agenzie di imbarco dei traghetti e man mano che ci avviciniamo la possibilità svanisce. Il posto sulla nave per i camion non c’è, causa la Domenica sera quando il traffico merci ricomincia a viaggiare.
Decidiamo, dopo un piccolo breafing sotto una pioggia battente, di incamminarci verso Trieste e dormire lungo il percorso.
Per fortuna che almeno non siamo fuori strada anche se il viaggio si effettuerà via terra.
Fatti 150 km di autostrada verso nord ci fermiamo a dormire a Zadar in Croazia, sul mare.
Tempo di una doccia, una rapida cena, poi il riposo. La mattina alle 6 ripartiamo: prossima tappa Firenze.
Il viaggio scorre tranquillo fino al valico appenninico dove ritroviamo la neve a rallentare il tutto.
Arriviamo a Firenze-nord alle ore 18 dove ci salutiamo e ognuno rientra verso il proprio Comitato (Regionale, Certaldo, Massa e Scandicci)
Totale chilometri percorsi: 2500.
Tempo atmosferico trovato: pioggia, neve e grandine.
Ecco il Comunicato Stampa della CRI di Scandicci
Ecco il link all’Album Fotografico