Croce Rossa: una decisione a livello nazionale che ha messo in ginocchio le sedi locali


«È stato un vero colpo basso, che ci costringe a rivedere progetti a cui lavoriamo da anni». Lo dice Francesco Pasquinucci, dal 2001 presidente della Croce Rossa di Bagno a Ripoli, raccontandoci il difficile momento che il comitato sta passando. E per colpe non proprie. «Già – continua – perché la cosa che proprio non riusciamo a digerire è il fatto di dover pagare per altri». «Poco prima dell’estate – continua Pasquinucci – il comitato centrale di Roma si è trovato a stilare un bilancio 2006 che presentava un disavanzo di 17 milioni di euro, dovuto interamente alla propria errata gestione. Per sanare il buco, la soluzione più immediata è stata quella di ripartire la somma fra tutti i comitati locali italiani, a cui è stato ordinato di versare un cosiddetto “contributo di solidarietà”. Da lì a poco ci è pervenuta la comunicazione che la nostra parte ammontava a 41mila euro. E senza alcun diritto di replica: nella delibera è chiaramente scritto che chi non paga viene commissariato». E tutto ciò vuol dire che la Cri di Bagno a Ripoli ha seri problemi nel portare avanti il progetto della nuova sede, nel comprare nuovi mezzi. Insomma: un disastro…

Ecco una parte di articolo apparso su Metropoli Chianti il 22/11/07