Guido Bertolaso, capo del Dipartimento di Protezione Civile, accompagnato da tre dei suoi quattro Direttori Generali è stato accolto nel pomeriggio di lunedì scorso dal sindaco del Comune di Bagno a Ripoli. Motivo, la visita alla nuova sede della Fratellanza Popolare di Grassina, inaugurata non più di due mesi fa con una cerimonia a cui il funzionario avrebbe dovuto essere presente e che poi invece mancò per altri urgenti impegni. Alla base di tutto ciò, un dato che se per Grassina ed il suo comune può essere motivo di vanto, è tutt’altro per il resto d’Italia e non solo. La nuova sede è l’edificio più sicuro d’Italia in caso di sisma.  Alla base di ciò un sistema, per la prima volta applicato in Italia, che vede precedenti in California e Giappone, composto da “molle” e “dischi” grazie ai quali l’intera struttura non è in alcun modo vincolata al terreno circostante e pertanto in caso di sisma è libera di muoversi per diversi centimetri  non opponendosi quindi alle forze in gioco. All’ispezione pratica di questi dispositivi è seguita poi una breve conferenza alla presenza inoltre degli assessori alla Protezione Civile provinciali e locali che hanno così avuto modo di fare il punto della situazione della protezione civile in Italia e soprattutto nella provincia di Firenze; tra i tanti dati uno su tutti ha lasciato il segno: se Firenze fosse sottoposta ad un’alluvione come quello del famoso 1966, i danni ammonterebbero a qualcosa come 30 miliadi di Euro preticamente quanto una finanziaria. Segno evidente che dal punto di vista della prevenzione ciò che sta accadendo nel nostro territorio appare ad oggi insufficiente.