Il Comitato internazionale di Croce Rossa (CICR)sta lavorando in stretta collaborazione con la Croce Rossa di Haiti econ la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa chesta coordinando i soccorsi. Il personale e i volontari della CroceRossa di Haiti sono coinvolti nella ricerca dei dispersi e nei soccorsinonostante molti colleghi manchino all’appello.

Un volocharter del Comitato internazionale con 11 esperti è partito questamattina da Ginevra per Port-au-Prince. Tra il personale CICRci sono ingegneri, un chirurgo, esperti nella riunificazione dellefamiglie separate da disastri, logisti e specialisti ditelecomunicazioni.

Un secondo aereo del CICR,con a bordo 40 tonnellate di materiale, soprattutto sanitario, dovrebbepartire da Ginevra in giornata. Il carico del cargo è composta anche dakit specifici per il trattamento dei feriti e un kit per le primenecessità per 10.000 persone per un periodo di circa 3 mesi. Inoltrel’aereo trasporterà 3000 sacche per i corpi e materiale come unatonnellata di cloro che potrà essere utilizzato per il trattamentodell’acqua. L’arrivo dell’aereo a Port-au-Prince è previsto pervenerdì.

Ieri il personale del CICRpresente a Port-au-Prince ha potuto visitare vari ospedali pubblici chesono ancora operativi e la sede centrale della Croce Rossa di Haiti,fornendogli medicinali immagazzinati prima del disastro. Le scorteconsistono di medicine e materiale sanitario necessario per circa 200pazienti ricoverati nel reparto di chirurgia e medicinali di base percirca 1000 pazienti con malattie generiche.

“Ci sono molte persone sotto shock e con forti sintomi di ansia” ha riferito Riccardo Conti, il capo delegazione del CICR ad Haiti. “Tutte le case intorno a noi sono state evacuate e le persone vivono letteralmente all’aperto”.

La delegazione del CICRa Port-au-Prince si è inoltre concentrata sul ripristino delle proprieinfrastrutture essenziali, come le telecomunicazioni e sullaconsultazione con altre organizzazioni umanitarie per ottenere unavisione più chiara possibile della situazione. La delegazione si staadoperando per accogliere le unità specializzate di altre SocietàNazionali in arrivo da vari paesi.

Il CICRdarà tutto il supporto possibile per assicurare che tutti i corpi sianoraccolti e identificati per il beneficio delle famiglie e ha messo adisposizione di altre organizzazioni presenti sul terreno i suoiesperti di medicina legale per questo compito così delicato.

Un esperto CICRdi medicina legale, Ute Hofmeister ha spiegato che “c’è una credenzamolto diffusa che i corpi possano essere causa di epidemie dopo idisastri naturali. Non è così. I corpi delle vittime dei disastrinaturali non diffondono malattie dato che sono morti a seguito di untrauma e non a seguito di una epidemia. L’eliminazione frettolosa esenza coordinamento dei corpi, per esempio con sepolture di massa oattraverso la cremazione deve essere evitata a tutti i costi perchérenderebbe impossibile identificare i corpi più tardi e informare lefamiglie. Se c’è un problema legato a dove tenere i corpi si puòconsiderare una sepoltura temporanea”.

Il CICRha creato un website dedicato per aiutare le centinaia di persone adHaiti e fuori dal paese che hanno perso contatto con i loro cari.L’indirizzo è www.icrc.org/familylinks