ZAMBOANGA (Filippine) – Un volontario italiano della Croce rossa internazionale e’ stato rapito sull’isola di Jolo, nel sud delle Filippine, insieme a un collega svizzero e a una filippina. A riferirlo e’ stato un portavoce della stessa Croce rossa e la notizia e’ stata confermata dall’ambasciata italiana a Manila. Secondo fonti militari, il rapimento sarebbe opera di estremisti islamici: Jolo e’ infatti una roccaforte di Abu Sayyaf, l’organizzazione fondamentalista vicina ad Al Qaeda.
I tre sequestrati sono l’italiano Eugenio Vagni, lo svizzero Andreas Notter e la filippina Jean Lacaba, secondo quanto riferisce l’agenzia Afp. Un portavoce delle forze militari locali ha riferito che i tre erano impegnati in una missione medica. Viaggiavano a bordo di un’auto con le insegne della Croce Rossa sulla strada per l’aeroporto, quando nei pressi del carcere provinciale sono stati fermati da un commando armato in moto che li ha portati via con la forza.
L’autista e altri due filippini sono stati lasciati andare e hanno dato l’allarme.Un portavoce della Croce Rossa a Manila, Roland Bigler, ha assicurato che le operazioni umanitarie nel Paese non saranno sospese. La Croce Rossa ha buoni rapporti con i guerriglieri islamici nel sud delle Filippine e questo potrebbe favorire una pronta soluzione del sequestro. (AGI)