tratto da cri ispettorato regionale.it

Si è conclusa nella notte fra sabato 29 e domenica 30 Novembre in quel di Prato un’altra suggestiva simulazione magistralmente orchestrata dal gruppo “Truccatori e Simulatori” della Toscana.

Faro della scena, similitudine a dir poco azzeccata, è stato come sempre il Collaboratore Tecnico Regionale Dr. Francesco Pasquinucci che con la sua esperienza e grande capacità ha saputo gestire i volontari accorsi da tutta la regione.
I circa 40 Truccatori e 50 Simulatori hanno messo a disposizione dell’esercitazione di protezione civile “Concerto 2008” la propria professionalità – “senza certo deludere le aspettative”- come lo stesso Pasquinucci sottolinea.
Il tema dello scenario, sul quale per molto ha aleggiato un velo di mistero, è stato un treno deragliato con 50 passeggeri. A differenza delle molte esercitazioni fin’ora svolte con la stessa tematica, soccorritori e simulatori si sono trovati ad affrontare una nuova incognita: la posizione.
Non è stato scelto un binario “morto”, tutti i volontari si sono trovati sulla massicciata – lontano dalla stazione per esemplificare l’immagine – a ridosso di uno strapiombo.

A creare ulteriore disagio è stato il freddo e la pioggia scrosciante : “l’organizzazione non è riuscita a gestire una emergenza vera all’interno di una emergenza simulata – continua sempre Pasquinucci – il 20% dei simulatori partecipanti è a letto ammalato.
Cosa vuol dire questo? Che i simulatori e i truccatori hanno fatto il possibile per rendere al meglio l’esercitazione, ma la macchina della protezione civile e i soccorsi non sono riusciti a gestire la cosa. Per raggiungere il PMA – luogo in cui vengono portati i feriti una volta evacuati- non si è provveduto a coprire gli infortunati, per non parlare di alcuni codici rossi e gialli che, spinalizzati, sono rimasti sotto lo pioggia depositati sulla massicciata coperti soltanto da una metallina.
Tutto questo non deve succedere, le simulazioni servono propro per imparare a gestire una calamità o un evento improvviso e le persone, simulatori o vittime reali, devono essere trattatie nel migliore dei modi.”

I simulatori e truccatori hanno dato sfoggio delle loro capacità e fantasia: tre dipendenti delle ferrovie vestiti di tutto punto che cercavano di far mantenere la calma ai passeggeri con il macchinista ubriaco che non voleva essere portato via dalla polizia, due preti , due suore che cercavano di dare sollievo alle anime che loro malgrado erano protagoniste di questa sciagura, una coppia di sposi, un professore poliglotta colpito da amnesia con il proprio studente disperato accanto.
E come non ricordare il parto avvenuto sulle poltroncine del treno, una amputazione di una mano, degli studenti in preda al panico, una coppia di “giovani” fidanzatini, una prostituta, l’eviscerazione, l’avulsione dell’occhio e tante e tante altre patologie come sempre ricreate con vivacità realistica e forte impatto emotivo.

“La soddisfazione per il lavoro ben fatto – conclude Pasquinucci – è sempre molta, ma tutto ciò non sarebbe possibile se non ci fosse tutto l’impegno e le capacità di questo gruppo cosi  affiatato”.

Un grazie a tutti, agli istruttori di trucco e ai preparatori simulatori in primis.
Un particolare ringraziamento a un simulatore che presto si trasferirà in Canada per motivi lavorativi e lascerà di fatto, ma non nel cuore, il nostro gruppo: Massimiliano Grandi del gruppo di Arezzo.

Al prossimo disastro (simulato naturalmente)!