da cri.it:
La nascita, il ruolo e la struttura internazionaledella CRI sono stati i temi al centro del convegno su “La Croce RossaItaliana che si è svolto lunedì 28 aprile presso l’Aula Magna dellaFacoltà di Scienze Giuridiche dell’Università della Tuscia”.
All’incontro,promosso dal Comitato Provinciale CRI di Viterbo in collaborazione conl’Università della Tuscia, è intervenuto il Presidente Nazionale dellaCRI, Massimo Barra.
Erano presenti, tra glialtri, Antonella Piacente, Presidente Regionale CRI Lazio, EgidioManzoni, Presidente del Comitato Provinciale CRI Viterbo, EdoardoChiti, Presidente della Facoltà di Scienze Politiche dell’Universitàdella Tuscia, Giulio Vesperini, Direttore del Dipartimento di ScienzeGiuridiche dell’Università della Tuscia, Paolo Vanni, dell’Universitàdi Firenze, Martina Conticelli, dell’Università di Tor Vergata di Roma,Barbara Scolart, Delegato Regionale Lazio per il Coordinamento degliIstruttori DIU.
Nel corso del convegno è stato presentato il libro “Croce Rossa, Croce di Ferro” da Katriona Munthe, nipote dell’autore.
IlPresidente Nazionale CRI ha parlato in particolare del ruolo della CRIin qualità di ente ausiliario dei pubblici poteri. “L’ambiguità e lacomplessità della natura tra pubblico e privato della Croce RossaItaliana – ha detto Massimo Barra – comporta limitazioni derivanti dauno Statuto che non è frutto della riflessione e dell’esperienzadell’Associazione, ma è imposto da fuori, da soggetti estranei al mododi lavorare della Croce Rossa”.